Iniziative Garante Silvio Premoli

Lunedì 9 ottobre 2023
14:30 - 16:00 | Palazzo Reale, Sala Conferenze

L'incontro presenterà la bozza del questionario che sarà proposto a tutte le famiglie milanesi con figli di età compresa tra gli 8 e i 13 anni (terza fase del progetto). L'obiettivo finale è un documento di raccomandazioni sull'educazione digitale di bambini e preadolescenti, scritto in modo partecipato ed espressione della comunità cittadina milanese.


Modera: Federico Cella, Corriere della Sera

Intervengono: Anna Scavuzzo, Vice Sindaco del Comune di Milano; Layla Pavone, Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale; Marco Gui e Brunella Fiore, Università di Milano-Bicocca; Alice Arienta, Vicepresidente Commissione Cultura del Comune di Milano; Nadia Ambrosetti, Ufficio Scolastico Territoriale di Milano; Marina Picca, Presidente SICuPP Lombardia.

Organizzato da: Università di Milano-Bicocca • Comune di Milano • Osservatorio per il contrasto al bullismo e cyberbullismo • Ufficio Scuole Aperte - Direzione Educativa • Progetto genitori "Aspettando lo smartphone" • ATS Milano Città Metropolitana • Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) Lombardia • Unità Scuola del Corpo - Ufficio Educazione Stradale e Legalità • Ufficio Scolastico Territoriale di Milano • Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza • CORECOM Lombardia

Evento disponibile anche in streaming a questo link www.comune.milano.it/web/incomune-webtvradio

Locandina

 

L’arte è educazione

"Ci ha lasciato Cesare de Florio La Rocca, una vita spesa per le bambine e i bambini, a Salvador de Bahia e in Italia. Ciao, Cesare e grazie per tutto quello che hai fatto. La Rocca può essere considerato il padre dell’Arteducazione, una metodologia di riscatto di bambini in situazione di rischio che li risveglia attraverso l’estetica”.
Così recita la motivazione del premio consegnato nel 2012 a Cesare de Florio La Rocca dai Transformadores (Trip).
Fiorentino di nascita, avvocato in Brasile e in Italia, Cesare de Florio La Rocca ha sulle spalle 53 anni di Brasile, ha lavorato in Amazzonia, nelle favelas della città di Manaus (di cui è cittadino onorario ) e negli anni 1980 si trasferisce a Rio de Janeiro, però a causa della dittatura è costretto a tornare in Italia, a Milano, dove lavora per otto mesi nel carcere Beccaria con il ruolo di coordinatore tecnico dell’Area educativa.
Torna a Brasilia, dove assume l’incarico di rappresentante dell’Unicef per il Brasile e, sul finire degli anni ottanta, stanco di un certo immobilismo delle organizzazioni internazionali, decide di abbandonare la carriera diplomatica per inseguire un sogno: dare una educazione di alta qualità ai figli e alle figlie delle classi più popolari della società brasiliana.
Come lui ama sintetizzare: “Dare la migliore educazione ai più poveri”.
Si trasferisce a Salvador di Bahia (“la Roma negra”) e il 1 giugno del 1990 - in una stagione di grande fermento politico-sociale per il Brasile: sono gli anni del ritorno della democrazia - fonda il “Progetto Axé - Centro di difesa e protezione del bambino e dell’adolescente”.
In 30 anni di attività sono più di 27mila i bambini che sono entrati in Axé (l’87% non è più tornato alla vita di strada).

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Aggiornato il: 05/10/2023