Presentazione del libro "Eppure qualcosa ho visto sotto il sole"

Presentazione del libro "Eppure qualcosa ho visto sotto il sole"

16 mar 2023
Casa della Memoria

Autobiografia di Marina Piperno “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole”, scritta insieme a Luigi Monardo Faccini, pubblicata dall’editore All Around (2023). Conduce Roberto Cenati; gli autori ne discutono con Liliana Picciotto e Paolo Mereghetti.

Presentazione del libro \

Autobiografia di Marina Piperno “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole”, scritta insieme a Luigi Monardo Faccini, pubblicata dall’editore All Around (2023). Conduce Roberto Cenati; gli autori ne discutono con Liliana Picciotto e Paolo Mereghetti.

Marina Piperno, io narrante di Eppure qualcosa ho visto sotto il sole, interroga gli immensi archivi fotografici della sua famiglia, i cui avi furono presenti a Roma fin dai tempi di Giulio Cesare, per ricavarne storia, identità, costrizioni, fortune e sofferenze, capaci di alimentare riflessioni profonde sul destino diasporico, spesso tragico, del popolo al quale appartiene. Ebrea laica che si misura senza sosta con le contraddizioni della realtà, imponendo apertura mentale ai suoi interlocutori e la giustizia sociale come stella polare del proprio agire, decise, ancora giovanissima, prima donna italiana a intraprendere una carriera ad appannaggio maschile, che il cinema sarebbe diventato il suo strumento espressivo, per dare voce a chi ne era privo: i popoli sottomessi dal colonialismo, le marginalità e gli esclusi, le devianze, i portatori di storie contadine e operaie, le donne e i loro diritti negati. Esplorando territori sconosciuti, ricavandone crescita umana e preziosa esperienza professionale, in compagnia di giovani e importanti autori svezzati dal più grande agitatore culturale che l’Italia abbia avuto: Cesare Zavattini. La ricerca antropologica e la conservazione della Memoria, nel proprio contesto storico, sono il costante “basso profondo” del suo agire nella realtà. Il racconto di questa attività incessante offre il quadro di una personalità empatica, che non teme il confronto e lo sollecita, che spende la sua gioia di vivere non solo per il proprio benessere, ma per il bene comune. La sua copiosa produzione cinematografica, dai documentari ai film di fiction, esposta nei più importanti festival nazionali e internazionali e ripetutamente premiata, ha un castone glorioso: il film “da camera” che Cesare Zavattini, ormai ultraottantenne, interpretò e diresse nel 1982. Assumendosi rischi enormi gli consentì l’esordio, tardivo ma brillantissimo. Titolo: La veritàaaa. Ansano Giannarelli e Luigi Faccini sono gli autori più innovativi della sua produzione, che annoverò presenze significative come Piero Nelli, Maurizio Scaparro, Massimo Mida Puccini, Claudio Bondì, Sofia Scandurra, Rosalia Polizzi.